Raffigurazioni di Oswaldo Guayasamín

Nell’inquietante oscurità di un ambiente indefinito, individui disperati esprimono il proprio tremendo dolore. Si espongono a una luce potentissima e sfogano il malessere che li assale, rendendosi conto di dover continuare ancora ad affrontare vicissitudini a cui non riescono a rimediare. Alcuni gridano, cercando di recuperare forza per riscattarsi da opprimenti vincoli sociali. Altri chiudono gli occhi e riflettono sulla miseria che continuamente incombe sulle proprie vite. Altri guardano spaventati verso il pericolo imminente. Molti posano le proprie mani sul proprio volto, recuperando un contatto ravvicinato con la propria identità e con i propri sentimenti. Quasi tutti sono da soli, almeno per esprimersi meglio, almeno per poco.

Ste.